La peste nera

Europa Grand Tour

La peste nera

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Visto il successo ottenuto dalla puntata/articolo dedicato all’influenza spagnola, l’episodio n 28 del podcast, ho deciso di dedicare un articolo/puntata della peste, malattia che ha accompagnato la storia europea per secoli.

 

Peste.. ma quale peste?

Prima di tutto una precisazione.

Il termine “peste” per secoli ha indicato una terribile malattia in generale, una sventura, un evento catastrofico.. un’epidemia che portava morte e distruzione insomma.

La nota peste di Atene del 430 a.C., quella raccontata dallo storico Tucidide, era probabilmente un’epidemia di vaiolo.
Allo stesso modo altre “pesti” dell’antichità sono state in realtà epidemie di morbillo o scarlattina: la nostre malattie dell’infanzia, oggi rese inoffensive grazie ai moderni medicinali e, soprattutto, ai vaccini, erano una vera piaga nel passato.


Comunque la peste in senso stretto è quella provocata dal batterio Yersinia pestis.

 

Le più grandi epidemie di peste

Le epidemie di peste che colpirono l’Europa e che sono più famose e note sono tre: la peste di Giustiniano, la peste nera del ‘300 e la peste manzoniana del 1630.

Se si considera l’intero globo e non solo l’Europa, le tre epidemie di peste più grandi furono la peste di Giustiniano, la peste nera del ‘300 e la peste che colpì l’Asia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.
In quest’ultima occasione il batterio venne isolato durante l’epidemia di Hong Kong, dai medici batteriologhi Alexandre Yersin (svizzero) e Shibasaburo Kitasato (giapponese), indipendentemente, a pochi giorni l’uno dall’altro, anche se la partenità della scoperta è oggi attribuita a Yersin perché più accurata.

Prima di addentraci nella storia di questa malattia credo sia il caso di dirvi come è andata a finire la storia: a differenza di quello che pensano molti la peste non è estinta!

Sono solo due le malattie eradicate dall’azione umana nella storia.
La prima è il vaiolo, malattia eradicata e dichiarata estinta dall’OMS nel 1979 grazie al vaccino (l’ultimo contagio naturale diagnosticato al mondo avvenne in Somalia il 26 ottobre del 1977); tra l’altro non è mai stata scoperta una cura per il vaiolo: l’eradicazione della malattia si deve solo al vaccino.
La seconda è la peste bovina, una malattia che colpisce solo i ruminanti e non l’uomo, dichiarata eradicata dall’OMS nel 2011.

Tra l’altro direte voi.. e le altri terribili malattie di cui abbiamo letto nei libri e visto nei film?
Ci sono ancora: molte sono curabili, molte sono evitabili grazie ai vaccini (si pensi alla difterite o il tetano!), altre sono tutt’oggi pericolose e richiedono profilassi e trattamenti preventivi quando ci si reca in paesi a rischio (si pensi alla malaria), altre ancora sono solo curabili se si interviene subito (come il colera o la rabbia).

Per quanto riguarda la peste.. la peste oggi è curabile se la cura viene somministrata tempestivamente.
Qual’è la cura? La cura della peste sono semplicemente gli antibiotici.

Ma torniamo alla storia della peste europea..

 

La morte per peste

I morti delle epidemie di peste furono moltissimi e il tasso di mortalità stesso spaventoso: la malattia era mortale nel 50% dei casi, ossia una persona su due moriva se infettata.
Questo avveniva perché la medicina del tempo non era in grado di fare nulla per aiutare il paziente.

La scienza medica come la conosciamo oggi è recente, ha appena due secoli di vita e fino non molto tempo fa non si conoscevano bene le funzioni degli organi, così come non si sospettava neanche l’esistenza di batteri e virus. Le malattie venivano interpretate come maledizioni o legate ai movimenti dei pianeti, punizioni divine o alterazioni del corpo: si pensi che fino al 1700 si pensava che fare un bagno potesse essere dannoso per la salute e si curava con l’applicazione delle sanguisughe quasi ogni malattia.. compresa l’anemia!

 

La peste di Giustiniano

La prima e più famosa peste nota è la peste di Giustiniano.

Chi era Giustiniano?
Giustiniano I il Grande, è stato un imperatore bizantino, ossia imperatore del Sacro Romano impero d’Oriente, dal 1º agosto 527 sino alla sua morte avvenuta a oltre 80 anni, il 14 novembre del 565.. se fate uno sforzo di memoria ricorderete sua moglie Teodora, raffigurata insieme a lui in molti splendidi e famosi mosaici.

La peste arrivò dall’Etiopia in Egitto e da lì a Costantinopoli, attuale Istanbul, e poi a Roma. Vennero colpiti diversi paesi del bacino del Mediterraneo: l’Italia, la Grecia, i paesi dei Balcani, l’attuale Turchia, le coste nord africane, a parte delle coste del sud-est della Spagna.

La malattia iniziò nel 541, imperversando in diverse ondate nel corso del VI secolo anche a causa della guerra greco-gotica: lo spostamento degli eserciti, di fatto, contribuì al diffondersi della malattia.

Non sappiamo per certo quanti furono i morti: secondo alcune stime si tratterebbe di circa 25 milioni di persone, quindi circa un quarto della popolazione dell’epoca.

 

La peste nera del ‘300

Ed eccoci a parlare della famosissima peste nera del 300!

La peste arrivò in Europa nel 1346, probabilmente giunta dall’Asia settentrionale e si diffuse in tutto il continente europeo arrivando fino in Scandinavia (nel 1353), alle isole Shetland e all’Islanda.

La medicina dell’epoca, basata sull’astrologia e la superstizione, non aveva mezzi per contrastare la malattia: di fatto si mettevano semplicemente in isolamento i malati o coloro che potevano essere portatori, come i marinai.. purtroppo i ratti e, soprattutto, le loro pulci non avevano problemi a sfuggire alla quarantena, portando la malattia in giro di porto in porto, di città in città.

Non sappiamo per certo quanti furono i morti: secondo alcune stime si tratterebbe di circa 30-35 milioni di persone, quindi circa un terzo della popolazione dell’epoca; ad esse vanno sommate le vittime del continente asiatico.

Tutti ricordano la peste del ‘300 per i morti e la devastazione, così come per le violente azioni che ne seguirono: ad esempio l’omicidio di massa di molti ebrei ritenuti responsabili della malattia (sia come untori che come causa della punizione divina per essere stati troppo indulgenti nei loro confronti..).

Da un punto di vista storico, in realtà, la peste è importante soprattutto per quelle che furono le conseguenze sociali e culturali, per i cambiamenti radicali che portò nella società del tempo.
I molti morti resero disponibili moltissimi terreni, così come i posti di lavoro. 
La diminuzione della popolazione, alcune città persero quasi il 60% dei propri abitanti, portò ad un aumento della retribuzione per molti lavori specializzati che ebbe come conseguenza una ricerca di nuovi mezzi per meccanizzare il lavoro.
Il prezzo degli affitti dei terreni agricoli crollò, così persone che prima non potevano permetterselo furono in grado di avere un proprio appezzamento da coltivare.
Per quanto riguarda la politica, l’organizzazione statale venne riconsiderata e gestita in modo più accentrato.

In linea generale, da un punto di vista economico la peste portò maggiore ricchezza e diede una spinta all’innovazione aprendo la strada a nuove scoperte; da un punto di vista culturale la peste portò la gente a riconsiderare le certezze incrollabili che fino ad allora avevano governato la vita delle persone, come la fede in Dio.

 

La peste manzoniana del 1630

Ed eccoci alla famosa peste manzoniana del 1630!

Quanto ce l’hanno menata a scuola con la peste dei Promessi Sposi?
Secondo molti, tra l’altro, è l’unica parte del libro in cui, insieme alla storia della monaca di Monza, finalmente succede qualcosa! Scherzo..
I Promessi Sposi sono un libro sicuramente da leggere, uno dei capisaldi della nostra letteratura.. anche se nella scuola superiore vengono trattati in modo, forse, un po’ troppo didascalico: io devo dire di averli apprezzati veramente solo all’università.. ma questa è un’altra storia!

La peste del 1630 descritta da Manzoni si diffuse nel periodo tra il 1629 e il 1633 e colpì diverse zone dell’Italia settentrionale, in particolare in Piemonte, Valle d’Aosta e nella Repubblica di Venezia, arrivando al Granducato di Toscana, alla Repubblica di Lucca e alla Svizzera.
Il Ducato di Milano, e quindi Milano la sua capitale, fu uno degli luoghi più colpiti.
La peste raggiunse la massima diffusione nell’anno 1630.

La diffusione della peste fu dovuto anche allo scoppio della guerra di successione di Mantova e del Monferrato: la peste venne diffusa dagli eserciti, tra cui i famosi lanzichenecchi, e si propagò piuttosto velocemente.

Questa peste viene detta “manzoniana” perché è quella descritta da Manzoni nei Promessi Sposi e, soprattutto, nel bel saggio storico “Storia della colonna infame” che, a mio parere, andrebbe letto nelle scuole prima dei Promessi Sposi.

Cosa narra la “Storia della colonna infame”?
La vicenda narra del processo intentato a Milano, durante la terribile peste del 1630, contro due presunti untori, ritenuti responsabili del contagio pestilenziale tramite misteriose sostanze, in seguito ad un’accusa – infondata – da parte di una “donnicciola” del popolo, Caterina Rosa.
Il processo, svoltosi storicamente nell’estate del 1630, decretò sia la condanna capitale di due innocenti, Guglielmo Piazza (commissario di sanità) e Gian Giacomo Mora (barbiere), giustiziati con il supplizio della ruota, sia la distruzione della casa-bottega di quest’ultimo.
Come monito venne eretta sulle macerie dell’abitazione del Mora la “colonna infame“, che dà il nome alla vicenda.

(La trama è una citazione da Wikipedia)

Non sappiamo con esattezza quanti morti provocò la peste manzoniana.
Secondo le stime le città più colpite furono Milano con 250mila morti e Venezia con 140mila.
Sempre secondo le stime nell’Italia settentrionale, dal 1630 al 1631, morirono oltre 1milione di persone su una popolazione di circa 4 milioni.

 

Cosa causò queste epidemie di peste?

So cosa volete sapere: perché la peste esplose proprio in quei periodi? Cosa la causò?

Non lo sappiamo.

Ci sono studi recenti che hanno mostrato una correlazione tra i cambiamenti climatici e le grandi epidemie: ad esempio la peste del ‘300 coincise con un notevole aumento della temperatura a livello mondiale. E certamente le epidemie moderne sono causate anche dalla distruzione degli ecosistemi per mano dell’uomo.. detto ciò..

Perché la peste esplose proprio in questi luoghi e non in altri? Perché in quei secoli?
La verità?
Probabilmente non lo sapremo mai.

 

Ascolta “Ep39 – La peste nera” su Spreaker.

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