Madeira e Porto Santo, isole portoghesi dell’eterna primavera

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Nel 780 a.C. il poeta greco Esiodo scrive delle Isole dei Beati: si tratta di isole leggendarie, magiche, dove l’inverno non arriva mai e la terra è così fertile da produrre naturalmente dolcissima frutta. La sua fonte sono probabilmente racconti di mare di marinai (e pirati..) fenici: racconti e spacconerie di ubriachi, storie marinare narrate la sera per farsi belli con le donne del porto.
Il tempo, i secoli passano ma i racconti di marinai proseguono: greci, cartanginesi, romani.. le famose isole dei Beati popolano i racconti di mare nei secoli successivi e vengono arricchite di dettagli man mano che passano di bocca in bocca, di porto in porto.
Nel I secolo d.C. Plutarco nella sua opera “Vite Parallele” racconta di un generale romano, vissuto quasi un secolo prima, che avrebbe sentito parlare delle Isole Fortunate, dove non arriva mai l’inverno. L’uomo, che nel corso della sua carriera militare viaggia moltissimo, dichiara di aver sentito il racconto più volte nel corso dei suoi viaggi, da persone diverse appartenenti a popoli diversi: per quanto folle ci deve essere qualcosa di vero se a chilometri di distanza, uomini di idiomi e popoli diversi raccontano tutti più o meno la stessa storia!
Che esistano davvero delle isole incantate al di là delle colonne d’Ercole, dove, scriveva Platone, affondò la mitica Atlantide?
Atlantide, isole Fortunate, isole dei Beati.. chissà se pensano a queste vecchie storie di mare, a queste leggende avvolte nella superstizione, i marinai portoghesi della piccola flotta sorpresa da una furiosa tempesta nel 1418.
L’oceano ruggisce furioso, con onde alte come montagne, e gli uomini a bordo sanno di non avere molte possibilità. Il capitano si rende conto, leggendo le mappe nautiche, che niente e nessuno li può salvare se non un miracolo: non vi sono isole in quella zona dell’Atlantico e la costa africana è troppo lontana..
..è il caso? Oppure qualcuno a bordo, magari il capitano stesso o il suo secondo, ha avuto modo di vedere alcuni antichi atlanti che già dal secolo prima riportano la presenza di ipotetiche isole nei dintorni? O si aggrappano, ora che la loro vita è appesa ad un filo, alle vecchie leggende, alle storie di ubriachi che si possono ascoltare nei porti di mezza Europa?
Fatto sta che invece di dirigersi verso la costa africana la piccola flotta punta verso il mare aperto, verso l’immenso oceano sconosciuto.
Nel bel mezzo della tempesta viene avvistata la terra: una piccola isola dalle alte scogliere. Girandoci intorno la nave scopre che se un lato dell’isola è costituita da un’alta costa inaccessibile, l’altro lato è una lunghissima spiaggia dal facile approdo.
La nave e i suoi uomini sono salvi.
L’isola viene rivendicata in nome del re portoghese e battezzata Porto Santo.
Pochi anni dopo una spedizione portoghese scopre l’isola di Madeira.
L’arcipelago dell’eterna primavera
Madeira e Porto Santo sono due isole portoghesi che fanno parte dell’arcipelago di Madeira o Madera, che quindi ha lo stesso nome della sua isola maggiore.
Non sono le uniche isole dell’arcipelago: oltre a loro vi sono le isole Deserte, 25 km a sud-est, e le isole Selvagge, ben 230 km più a sud (queste ultime sono, tra l’altro, più vicine alle isole Canarie spagnole!).
Le isole dell’arcipelago di Madeira, quindi Madeira stessa, Porto Santo, le Deserte e le Selvagge, fanno parte della Macaronesia insieme alle isole Canarie (spagnole), le isole Azzorre (portoghesi) e Capo Verde (stato indipendente).
A differenza di molte sciocchezze che si leggono on line la Macaronesia non è un arcipelago ma è, semplicemente, un nome collettivo attribuito a questi arcipelaghi presenti nell’Oceano Atlantico nord africano, caratterizzati da una ricca flora paleotropicale endemica (ossia presente solo qui e in nessun’altra parte del pianeta Terra!); questa flora, milioni di anni fa, era presente in tutto il Mediterraneo ma oggi sopravvive solo qui.
Perché vi dico tutto questo?
Macaronesia deriva dal greco antico “makárōn nêsoi” che tradotto in italiano è “isole fortunate”.. quindi alla fine, sì: le isole fortunate esistono davvero!
Leggende a parte..
L’isola di Madeira e quella di Porto Santo sono davvero le isole dell’eterna primavera: qui vi è un clima mite tutto l’anno!
Le isole sono caratterizzate da inverni caldi e estati fresche, qui non fa mai davvero freddo in inverno né caldo in estate.. insomma è sempre primavera!
Questo clima ha reso le due isole, Madeira soprattutto, una meta turistica molto gettonata soprattutto dai cittadini nord europei sin dallo scorso secolo; recentemente anche noi italiani abbiamo iniziato a visitarla.
Cosa c’è da vedere in queste due isole? Perché andarci?
Andiamo con ordine! Si tratta di due isole molto diverse tra loro, quindi è bene considerarle separatamente.
Madeira: montagne in mezzo al mare
Madeira è un’isola montagnosa: di fatto si tratta di cime di montagne che emergono dall’oceano!
L’isola è molto verde: è ricoperta da una natura lussureggiante e offre meravigliosi percorsi escursionistici e di trekking, le così dette levadas, antichi canali di irrigazioni che solcano tutta l’isola. Madeira, infatti, è stata per secoli un immenso campo coltivato.

Levadas a Madeira
Qui sopravvive ciò che resta delle antichissime foreste di Laurisilva, un vero e proprio fossile vivente vegetale.
Fino al Pleistocene queste foreste ricoprivano tutta l’Europa e scomparvero per effetto di cambiamenti climatici. Sopravvissero sono nella Macaronesia, dove crebbero indisturbate fino.. beh, credo possiate immaginare fino a quando!
A Madeira i navigatori portoghesi trovarono un’unica grande foresta, per questo chiamarono così l’isola: Madeira, ossia “legname” in portoghese!
La progressiva deforestazione che i colonizzatori misero in atto, qui come nelle Azzorre o nelle Canarie (i colonizzatori erano spagnoli nelle Canarie.. ma è lo stesso..) ridussero enormemente le foreste di Laurisilva: oggi ne sopravvivono 100 km2 nelle Canarie e 150 km2 a Madeira, mentre nelle Azzorre sono di fatto scomparse..
È incredibile pensare che queste foreste sopravvissero migliaia a sconvolgimenti climatici che devastarono il pianeta.. ma vennero spazzate via in pochi secoli dall’uomo al solo scopo di vendere il legname e, soprattutto, fare spazio per l’agricoltura! (qui si coltivano da sempre banane e canna da zucchero).
Madeira è poi famosa anche per un’altra cosa: i suoi splendidi lussureggianti giardini. I due più belli e famosi si trovano vicino alla capitale, Funchal, il giardino botanico e il giardino tropicale.

Il Giardino Botanico di Madeira
..Bene: non vi sembra manchi qualcosa?
Montagne, trekking, foreste.. ma non eravamo in un’isola?
E le spiagge?..
Mi dispiace darvi questo dolore ma Madeira non è un’isola da spiaggia: ossia, le spiagge ci sono anche, ma non sono un gran che!
In linea generale l’accesso all’acqua è difficile, al punto che ci sono diversi impianti a pagamento a bordo oceano con scalette e piccoli spazi atti, appunto, a facilitare o permettere l’ingresso in acqua.
Naturalmente vi sono delle spiagge: si tratta di spiagge scure, con sassi misti a ghiaia, spesso ricavate a bordo strada.
Ma come, direte voi: ho visto foto di Madeira in cui c’è una bella spiaggia dorata! Sì, ci sono alcune spiagge di sabbia dorata, ma si tratta di spiagge.. artificiali!
La bella sabbia dorata di Praia Calheta, che vedete nelle foto, viene dal Portogallo continentale e dal Marocco: la spiaggia è infatti protetta da un frangiflutti artificiale che difende la spiaggia stessa impedendo all’oceano di portarsela via!!
Oltre a queste vi sono le piscine naturali di Porto Moniz, sulla costa nord ovest dell’isola: si tratta di piscine naturali (naturali.. oddio.. di naturale resta poco) che permettono di fare il bagno nell’acqua dell’oceano senza pericolo.

Le piscine naturali Porto Moniz
Quindi: sì le opzioni balneari ci sono ma Madeira resta soprattutto un’isola per gli amanti delle escursioni.. direi forse che è un’isola adatta a chi ama la montagna!
Tenete infine conto che l’isola è molto costruita: le cittadine sono molte, soprattutto nella costa sud.
La città principale, Funchal, è davvero un’immensa distesa di case!
Decisamente questa non è un’isola selvaggia.
Ciononostante l’entroterra ha una splendida natura e, soprattutto nella costa nord, vi sono paesini piccoli e graziosi.

Funchal, “capitale” dell’isola di Madeira

Casette tradizionali a Santana, isola di Madeira
Porto Santo: una spiaggia di 9 km!
Amate le spiagge?! Perfetto: allora per voi c’è Porto Santo!
Cosa c’è da vedere a Porto Santo? La spiaggia.
No, non voglio dire che l’isola ha molte spiagge: ne ha praticamente solo una in realtà.. ma è lunga 9 km!
Porto Santo è famosa per la sua lunghissima spiaggia bianca: una spiaggia selvaggia, poco attrezzata e spesso battuta dal vento dell’oceano. Ma davvero bella!
Oltre a questo l’isola è nota per il suo clima più secco e caldo rispetto a Madeira (qui la vegetazione è molto ridotta infatti) e per la presenza di uno dei migliori campi da golf del mondo!
Porto Santo ha una sola città vera e propria: Vila Baleira.
L’isola ha un (piccolo) aeroporto, come Madeira.
Una curiosità: l’abitante più famoso di Porto Santo è stato Cristoforo Colombo, che si trasferì qui dopo aver sposato la nobildonna portoghese Filipa Moniz Perestrello, figlia dell’ex governatore dell’isola.
Puoi trovare altre e più approfondite informazioni sulle isole di Madeira e di Porto Santo qui: Europa Grand Tour ha in catalogo la guida di Madeira e Porto Santo!
Attenzione!
Il clima di queste isole è sì mite ma il cielo, soprattutto il pomeriggio, è spesso coperto e nuvoloso! Non dimenticatelo: qui non siamo nei Caraibi o in Grecia, non ci sarà mai un feroce sole che splende in un cielo blu.
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