Varsavia, la capitale della Polonia

Europa Grand Tour

Varsavia, la capitale della Polonia

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I paesi dell’Est Europa hanno un fascino tutto particolare soprattutto per coloro che magari ricordano gli anni prima della caduta del muro di Berlino, quando il così detto blocco sovietico era chiuso al turismo di massa.

Oggi viaggiamo nell’Est Europa e parliamo della Polonia, in particolare della sua capitale: Varsavia.

Varsavia è sita quasi al centro della Polonia, giusto un po’ spostata verso est, quindi nella zona centro-orientale, e, come detto, è la capitale del paese.

La città ha 1milione e 700mila abitanti circa che salgono a oltre 3 milioni se si considera tutta la sua area metropolitana: decisamente non è piccola!

 

La storia di Varsavia 

La storia di Varsavia è antica.

Varsavia venne fondata nel XIII secolo: al tempo era un piccolo villaggio a fianco del fiume Vistola.

Nel 1569 la capitale della Polonia venne spostata a Varsavia da Cracovia: così la città acquistò di importanza e si abbellì di monumenti.
Bella, bellissima, Varsavia venne considerata per secoli una delle capitali più affascinanti d’Europa. Poi attivò la seconda guerra mondiale.

Il primo settembre del 1939 Hitler invase la Polonia, il 17 settembre dello stesso anno l’Unione Sovietica fece lo stesso: l’idea era dividersi il territorio polacco a conflitto concluso.. in ogni caso questa invasione fece scoppiare la seconda guerra mondiale.

La seconda guerra mondiale fu devastante per Varsavia e la sua popolazione.

Varsavia venne bombardata nel corso dell’invasione nazista del 1939.

Nel 1943 vi fu la rivolta del ghetto ebraico della città, luogo dove erano stati richiusi gli ebrei polacchi: dopo circa un mese di combattimenti il ghetto venne distrutto e 13mila persone vennero uccise.

Il primo agosto 1944 scoppiò la rivolta di Varsavia: l’insurrezione, guidata dall’esercito polacco, mise inizialmente in difficoltà l’esercito tedesco ma non venne sostenuta dai sovietici, anche se l’Armata Rossa era ormai alle porte della città.
Dopo due mesi di combattimenti e innumerevoli vittime, la rivolta venne repressa nel sangue causando molte vittime civili.

La rappresaglia tedesca fu terribile.

Hitler voleva che Varsavia divenisse un simbolo: per suo ordine l’intera popolazione venne deportata e la città rasa al suolo.

Quando due mesi dopo, nel gennaio del 1945, l’Armata Rossa entrò a Varsavia trovò una situazione inimmaginabile: della bellissima Varsavia non restava che un cumulo di macerie deserte.

Dopo la guerra la Polonia divenne parte del blocco sovietico e negli anni ‘50 parte del centro storico venne ricostruito (ma non i monumenti del ghetto ebraico).
La ricostruzione venne effettuata basandosi su documenti storici, dipinti e foto.. tra gli altri vennero utilizzati i dipinti del Canaletto.

Il centro storico di Varsavia, ossia la Città Vecchia, anche se ricostruito e quindi non originale, è stato nominato nel 1980 Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO anche se è in gran parte frutto di una minuziosa ricostruzione.

 

Cosa c’è da vedere a Varsavia?

Molte persone non sono molto attratte da Varsavia perché, conoscendone la storia, sanno che gran parte della città è stata ricostruita.. d’altronde ben l’85% degli edifici sono stati rasi al suolo durante la guerra!

In realtà sono molte le città ricostruite più o meno interamente nel dopoguerra: ad esempio sono frutto di una parziale o totale ricostruzione anche molte città tedesche.. è questo il caso di Dresda di cui abbiamo parlato nella puntata n14 a cui rimando.

 

LA CITTà VECCHIA DI VARSAVIA

Come detto il centro storico di Varsavia, la Città Vecchia è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO: per quanto ricostruito è certamente da vedere.

La Città Vecchia costituisce il nucleo originario di Varsavia risalente al XIII secolo: era qui il villaggio intorno al castello medievale circondato dalle mura.

Oggi la Città Vecchia ospita il Castello Reale (ricostruito), belle chiese e i sontuosi palazzi in stile barocco e neo-classico.

Il Castello di Varsavia si affaccia sulla Piazza del Castello Reale.
Nella piazza si trova il simbolo di Varsavia, la colonna di Sigismondo costruita nel 1644 in onore del re Sigismondo III Vasa.
Una curiosità: la colonna e la statua del re posta sulla sua cima sono opera di due artisti italiani, Agostino Locci e Clemente Molli.
Anche la colonna è una ricostruzione: l’originale venne distrutto nel 1944.

Da questa piazza poi partono le vie centrali che attraversano il centro storico: in particolare da qui parte la Strada Reale che porta alla residenza reale di Wilanow, uno dei monumenti più belli della Polonia, con il suo bellissimo giardino.

A proposito di giardini!
Varsavia ospita diversi bei parchi pubblici, il più famoso dei quali è certamente il parco Łazienki: nei suoi 76 ettari di parco vi è anche un bel palazzo detto il Palazzo sull’Acqua o Palazzo Łazienki.

Dicevamo che le mura medievali circondavano la Città Vecchia.. di queste antiche mura non resta quasi nulla: vi è solo il Barbacane, ossia una struttura difensiva medievale.
Il Barbacane di Varsavia divide la Città Vecchia dalla Città Nuova.

 

LA CITTà NUOVA DI VARSAVIA

La Città Nuova non è proprio nuovissima a dire il vero!

La Città Nuova di Varsavia venne costruita nel XIV secolo e per secoli fu una città a , con un proprio sindaco e una gestione indipendente.

Questa parte di Varsavia ospita Rynek Starego Miasta, ossia la Piazza del Mercato, molte chiese e bei palazzi. Naturalmente anche questi edifici sono tutti ricostruiti.

Qui vi è anche un monumento dedicato alla rivolta di Varsavia, inaugurato nel 1989.

 

L’ARCHITETTURA SOCIALISTA DI VARASAVIA

Varsavia ospita esempi di architettura del realismo socialista.

A questo proposito l’edificio più importante è l’enorme Palazzo della Cultura e delle Scienze che per molti anni è stato il secondo edificio più alto d’Europa, il più alto era uno degli edifici dell’università statale di Mosca.

Questo palazzo è noto anche con il nome di Palazzo Stalin dato che che venne costruito per volere di Stalin, come regalo a Varsavia da parte dell’Unione Sovietica negli anni ’50.. non a caso dopo la caduta del comunismo in Polonia si è pensato di demolirlo! Dopo una lunga discussione e infinite polemiche, oggi è tra i monumenti sotto tutela per la sua importanza storica.

Si trovano poi molti esempi di architettura del realismo socialista nella parte della città dove il ghetto ebraico di Varsavia: infatti il ghetto non è mai stato ricostruito.

 

I CIMITERI DI VARSAVIA

Per gli amanti del turismo cimiteriale non si possono non citare i cimiteri di Varsavia.

I cimiteri di Varsavia più famosi sono: il Cimitero Ebraico, l’antico Cimitero di Powązki e il cimitero militare di Powązki.

Attenzione: anche se hanno un nome simile l’antico Cimitero di Powązki e il cimitero militare di Powązki sono due luoghi diversi! In particolare nel cimitero militare riposano le vittime polacche delle guerre del XX secolo.

 

La Varsavia moderna

Abbiamo parlato di storia e ricostruzioni del passato.. ma Varsavia è oggi una città in piena crescita, lanciata verso il futuro!

Anno dopo anno vengono costruiti nuovi edifici adibiti ad uffici e non sono poche le immagini della città che ne ritraggono il modernissimo panorama urbano di grattacieli.

A proposito.. a Varsavia sono ad oggi in costruzione ben 11 grattacieli: in particolare il Varso Tower, con un’altezza superiore ai 310 metri, sarà l’edificio più alto d’Europa!

Parlando di modernità e cambiamenti, in ultimo, non si può non citare il Quartiere Praga.
Il quartiere, che nulla ha a che fare con la capitale della Repubblica Ceca, è sito nella sponda destra del Vistola ed è il quartiere underground di Varsavia.
Un tempo questo era una quartiere malfamato, ma è stato oggetto di una recente riqualificazione e oggi è in via di recupero.

 

Ascolta “Ep127 – Varsavia, la capitale della Polonia” su Spreaker.


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