Una settimana di viaggio low cost in Europa

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Oggi parliamo di un argomento molto gettonato, qualcosa che mi hanno chiesto e mi chiedono sempre in tanti: mi consigli una meta per una settimana/5 giorni di vacanza in Europa economica o comunque senza spendere troppo?!
Viaggiare risparmiando.. ma quanto?
Prima di entrare nel vivo della discussione vorrei chiarire cosa sia per me un viaggio low cost, cosa significhi viaggiare senza spendere troppo, dando insomma un occhio al portafoglio.
Io non sono per le così dette vacanze da barboni moderni: non vi predicherò mai la bellezza di viaggiare in autostop, arrabattandosi con micro lavoretti in loco, dormendo in ostelli e mangiando in piedi cibo comprato al discount.
No, proprio no!
Vi dico subito che l’autostop è pericoloso (oltre che illegale nella maggior parte dei casi) e mangiare bene e con calma provando il cibo del luogo è, secondo me, parte imprescindibile del viaggio senza cui non si sta visitando davvero un posto. Inoltre io odio gli ostelli!
Per quanto riguarda l’arrabattandosi con micro lavoretti in loco.. beh, qui si apre un vero e proprio dibattito con consistenti risvolti etici.
Se si è dei giovani lavoratori stagionali (ad esempio cuochi o camerieri o maestri di sci) è un conto: in questo caso non si tratta di un viaggio di piacere, ma di un vero e proprio viaggio di lavoro al pari di quello di un manager che viaggia per affari.
Pensare invece di fare la parte dei moderni barboni on the road sulla scia di Kerouac non è, secondo me, proprio rispettoso del paese che si visita.
Ho incontrato nei miei viaggi persone che si arrabattavano vendendo prodotti fatti a mano o simili, credendo di non fare poi nulla di male a guadagnare ciò che gli serviva per sbarcare il lunario e trascorrere un paio di mesi, magari, in una bella isola..
Ora.. a parte che molte di queste persone evadono il fisco e lavorano in nero (fatto che da persona che di tasse ne paga tante non è che mi faccia proprio piacere!), ma poi, in realtà, questi individui fanno non pochi danni al luogo di visita: non spendono quasi nulla in loco ma consumano acqua (preziosissima in un’isola!), producono tanta immondizia, distolgono i turisti da attività legali (loro vendono gli stessi prodotti dei negozi di souvenir ma a meno della metà del prezzo), ecc.. E questo non è proprio etico in particolare se il paese oggetto di visita è molto povero: tra l’altro il fenomeno è particolarmente grave in paesi come il sud est asiatico, al punto che alcuni quotidiani anche italiani ne hanno trattato ad esempio qui e qui: si tratta del così detto fenomeno dei begpacking.
Quindi, in sintesi, cosa intendo per viaggiare low cost?
Cosa significa viaggiare low cost?
Innanzitutto viaggiare rispettando un budget di spesa stabilito a priori.
Un viaggio “economico” di per se stesso non significa nulla: quello che è economico per me può non esserlo per un’altra persona.. quindi viaggiare low cost significa prima di tutto stabilire un budget e rispettarlo tassativamente.
Per rispettare un budget è necessario scegliere una destinazione economica in linea generale, ma anche che non abbia potenzialmente dei costi aggiuntivi più o meno nascosti: ad esempio andrebbero scartate le mete con tanta microcriminalità per scongiurare furti o la necessità di ricorrere troppo di frequente a taxi.
La scelta della meta è certamente importante: il budget medio per una meta economica è molto diverso dal budget medio di una meta costosa.
Mi spiego: con il budget per un viaggio economico necessario per una meta molto costosa potete permettervi un viaggio di buon livello, in alcuni casi anche lussuoso, in una meta economica!
Ad esempio un ostello in Norvegia costerà più di un hotel greco di livello medio/buono.
Questo significa che se volete spendere poco è meglio scartare a priori le mete costose.
Abbiamo più volte parlato di come scegliere l’aereo/treno ecc e l’albergo: oggi ci sono davvero molte soluzione low cost per quanto riguarda ad esempio i voli, mentre per il pernottamento è possibile risparmiare molto ricorrendo a siti di prenotazione come Booking o rivolgendosi agli affittacamere privati come quelli di Airbnb (siti che io uso spesso per viaggiare).
Ho già parlato di tutto questo nelle prime puntate, nell’episodio n2 a cui rimando.
Lo shopping turistico
Un’ultima precisazione: come ho scoperto facendo ricerche, una grande voce di spesa per molti in vacanza è lo shopping!
Quindi, ricordate, se volete contenere le spese di viaggio niente shopping più o meno compulsivo: andate a mangiare fuori, comprate acqua/shampoo/cose necessarie, ma evitate di comprare souvenir, vestiti, magliette o qualsiasi altra menata. Tanto non vi servono, probabilmente non la userete mai e avete già la casa piena di simili cianfrusaglie inutili e l’armadio di vestiti che non indossate.
Considerate che io sono una viaggiatrice da molti, molti anni: ma se fate un giro a casa mia non lo direste. Non ho riportato dai miei viaggi souvenir, abiti tradizionali improbabili o vasellame esotico.
Cosa ho riportato dai miei viaggi?
In un certo senso uno stile di vita più internazionale.
Viaggiando molto tendo a comprare gli oggetti di uso comune nei paesi dove li producono di mio gusto: ad esempio i miei vestiti estivi sono francesi e spagnoli, i sandali brasiliani, l’abbigliamento invernale tedesco o austriaco, l’arredamento di stile scandinavo (questo, Ikea a parte, è un’imitazione ovviamente!).. di tutte queste cose ne compro di nuove solo quando vado in questi paesi e solo se mi servono.
Ho poi adottato alcune usanze di altre parti del mondo: uno stile di cucina fusion, la cena a tarda (tardissima) sera, la colazione rigorosamente salata e, naturalmente, l’obbligo per gli ospiti di togliersi le scarpe prima di entrare in casa mia!
Ma no, niente Tour Eiffel in miniatura o abiti tradizionali tirolesi per me! Al massimo ogni tanto cedo su una maglietta: sì, quelle chic con la scritta sopra.. purché siano cotone.. le uso come abbigliamento da casa!
Le mete low cost europee
Bene ed ora eccoci alla carrellata delle mete europee low cost, per diciamo, una vacanza di una settimana:
Grecia
La Grecia non è una meta costosa.. attenzione però: non tutte le mete greche sono uguali da un punto di vista economico!
Certamente Atene è più costosa di un viaggio nel Peloponneso.
Per quanto riguarda le isole, in linea generale più l’isola è difficile da raggiungere più sarà economica: quindi se ha un aeroporto sarà in media più costosa di una raggiungibile solo in nave.
Le isole più famose e note sono certamente più costose: gli hotel sulla meravigliosa caldera di Santorini sono molto, ma molto, più costosi degli alberghetti della remota Serifos (anche se sono entrambe isole dell’arcipelago delle Cicladi!).
Sempre in linea generale le isole più grosse sono più costose di quelle piccoline perché sono più gettonate.. a questa regola fa forse eccezione l’isola di Creta, in particolare la sua bellissima costa sud.
Detto ciò le isole greche sono certamente più economiche di molte mete equivalenti sia in Italia che altrove.
Ricordo che le isole greche hanno anche una forte variazione stagionale: se avete la possibilità di viaggiare a maggio/giugno o settembre/ottobre (ovviamente settembre/ottobre per quanto riguarda Creta e le isole greche del Dodecaneso) potrete risparmiare molto, oltre a godervele al meglio.
A maggio anche Mykonos è deserta e bellissima!
In una settimana ci si può concentrare nella visita di una sola isola risparmiando così sui traghetti.
Cipro
Abbiamo parlato di Cipro con Stefania nella puntata n 53 a cui rimando ma, in breve, questo è certo una meta economica e ricchissima di cose da fare e vedere oltre che delle canoniche meravigliose spiagge. Cipro del nord, ossia la parte di Cipro occupata dalla Turchia, è ancora più economica.
I Balcani
Vi è poi quella che potremmo mettere tutta insieme sotto il nome di ex-Jugoslavia: qui vi sono diverse mete economiche, oltre che di notevole bellezza.
Per chi ama il mare ci sono le meravigliose isole della Croazia: man mano che si scende a sud sono più economiche.
Vi sono poi il Montenegro e l’Albania.
Il Montenegro è noto soprattutto per la sua natura selvaggia, la bella città di Bar sulla costa, la capitale Podgorica e il grande lago Scutari che condivide con la vicina Albania.
Per quanto riguarda l’Albania voglio dedicarci in futuro una puntata ad hoc: si tratta di un paese poco visitato ma che, negli ultimi anni, ha iniziato a farsi strada nel turismo internazionale. L’Albania è oggi nota anche come meta di lavoro: considerate che da qui rispondono la maggior parte dei call center di assistenza tecnica anche in lingua italiana.
Tutti questi paesi vanno visitati in macchina: il sistema più economico è raggiungerli in aereo e affittare una macchina sul luogo.
In una settimana ci si deve limitare a una o due isole/località in Croazia, al solo Montenegro e a Tirana+mare per l’Albania.
Spagna & Portogallo
Spostandoci a ovest c’è la Spagna: a livello di costo questa nazione presenta città davvero economiche, in particolare nel sud o nelle regioni meno visitate come l’Estremadura, ma anche città davvero costose come Barcellona.
Attenzione per quanto riguarda la Spagna ai periodi dell’anno: alcune festività religiose o nazionali o alcuni eventi incidono notevolmente sul costo degli hotel e dei locali e ristoranti!
Il Portogallo è, in generale, più economico della Spagna, ma qui le zone più economiche sono nel nord del paese.
In una settimana è possibile visitare una città di medie dimensioni della Spagna o del Portogallo (ad esempio Porto o Malaga) oppure una singola regione poco turistica o di ridotte dimensioni come l’Estremadura spagnola.
Germania
Io ho trovato anche abbastanza economica la Germania: meta di viaggi di lavoro in inverno/autunno, qui si possono trovare dei bei alberghi a prezzi contenuti in estate, quando i viaggi per affari non ci sono.
Inoltre è possibile girare la Germania in auto, approfittando delle sue belle autostrade gratuite che aiutano non poco a ridurre i costi.
..Dove proprio no se si vuole risparmiare!
I luoghi che non mi sento di consigliare per un viaggio a budget ridotto sono i paesi del nord Europa, decisamente costosi, o le destinazioni che richiedono un lungo viaggio e problemi di trasporto, come le isole Azzorre.
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