Visitare Chernobyl oggi: intervista a Francesca Gorzanelli, fotografa ed esperta del luogo

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Visitare Chernobyl oggi: intervista a Francesca Gorzanelli, fotografa ed esperta del luogo

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Trattando dei luoghi abbandonati d’Europa ho citato Pripyat, la città ucraina abbandonata a 3 km dalla centrale nucleare di Chernobyl. Oggi vedremo come è Pripyat oggi e come, volendo, può essere visitata: ce ne parlerà un’esperta, Francesca Gorzanelli.

Ma prima di entrare nel vivo dell’argomento permettetemi di fare una breve introduzione riguardo il disastro di Chernobyl.

 

La centrale nucleare di Chernobyl

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Monumento alle vittime di Chernobyl presso la centrale nucleare, Ucraina.

Geograficamente parlando la centrale nucleare di Chernobyl si trovava e si trova in Ucraina, nella zona nord del paese, a 100km da Kiev (capitale dell’Ucraina) e vicino al confine con la Bielorussia (che è solo a 15 km).

La centrale nucleare si trova a 15 km dalla città di Chernobyl che è stata, paradossalmente, meno colpita, ed è oggi abitata di poco più di 1000 persone (mentre negli anni ’80 gli abitanti erano 13mila).

La città di Pripyat era sita a 2 km dalla centrale nucleare di Chernobyl, quindi molto più vicino alla centrale della città a cui la centrale stessa dava il nome.
Pripyat venne costruita nel 1970 come luogo di residenza per i lavoratori della vicina centrale nucleare e delle loro famiglie: la città era molto bella e con un tenore di vita elevato.

La centrale nucleare di Chernobyl venne costruita negli anni ’70 e negli anni ’80 da sola forniva il 10% dell’energia elettrica dell’Ucraina.
Ricordo che all’epoca del disastro l’Ucraina era parte dell’Unione Sovietica.

 

Il disastro di Chernobyl

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Un interno della posta di Pripyat, Ucraina

Il 26 aprile 1986 il reattore n 4 della centrale nucleare di Cernobyl esplose.
Il governo sovietico cercò invano di nascondere l’accaduto ma, in meno di un giorno, la verità venne a galla.
Nella notte del 27 aprile si decise di evacuare la città di Pripyat e tutta la zona in un raggio di 10 km dalla centrale nucleare (raggio che verrà poi ampliato a 30 km).

Questa zona venne chiamata zona di esclusione o di alienazione e qui venne proibito vivere: migliaia di persone dovettero lasciare la propria casa.. considerate che la sola Pripyat aveva allora 49mila abitanti.
Subito dopo il disastro qui vi si potevano trovare solo i liquidatori, ossia coloro che vennero inviati per decontaminare la zona, costruire del sarcofago per contenere il reattore e ecc..

Oggi il disastro di Chernobyl è considerato il più grave incidente nucleare mai avvenuto insieme a quello del 2011 di Fukushima, in Giappone; entrambi sono stati di livello 7, ossia di livello massimo, della scala INES, la scala internazionale che serve per misurare gli eventi nucleari.

 

Chi vive oggi a Chernobyl?

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Panorama della città di Pripyat, Ucraina.

La zona di esclusione esiste ancora oggi e ancora oggi qui è proibito vivere.
Nella zona di esclusione posso stare, per periodi molto ridotti di tempo, di solito 2 settimane, solo gli scienziati e i lavoratori addetti allo smantellamento della centrale nucleare, attività che non è ad oggi conclusa.

In realtà ci sono persone che, anche se sarebbe proibito, oggi vivono nella zona di esclusione di Chernobyl.
Ci sono persone, perlopiù anziani, che sono infatti ritornate, così come vi sono persone molto povere che hanno scelto di vivere non avendo alcun altro posto dove andare (considerate che la situazione politica della vicina Bielorussia, l’ultima dittatura europea, non è proprio rosea).

Per quanto riguarda Pripyat la situazione è diversa.
Pripyat oggi è una città fantasma: la natura ha preso il controllo e sono stati avvistati animali, come orsi o lupi, ferocemente cacciati in altre zone, vivere qui, nei palazzi ora disabitati. La radiottività della città (all’aperto) oggi è minore ma sempre presente.

La zona è oggi visitabile e sono molti i turisti che ogni anno si recano a Chernobyl.

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L’enorme antenna Duga 3, un radar OTH attiva dal 1976 al 1989. Chernobyl, Ucraina.

 

Ma com’è oggi Chernobyl?

L’ho chiesto a un’esperta che ci è stata decine di volte e ci si reca più volte ogni anno: Francesca Gorzanelli, fotografa e autrice di molte belle fotografie di questi luoghi oltre che di un blog diario sulla zona, e che collabora con un tour operator che organizza viaggi turistici a Chernobyl. 

Qui trovate il sito di Francesca Gorzanelli con tante interessanti foto di Chernobyl e Pripyat.

 

Queste le domande fatte a Francesca:

 

1 – Prima di tutto due parole su di te: cosa fai, in cosa consiste il tuo lavoro e come è legato a Chernobyl?

2 – Cosa si vede, cosa c’è da vedere a Chernobyl?

3 – Come si svolge la visita di Chernobyl? Decisamente non sarà un viaggio, diciamo, “normale”..

4 – Quanto è pericoloso visitare Chernobyl oggi?

5 – Cosa è bene aver presente prima di partire per un viaggio a Chernobyl?

6 – Non tutti sanno che ci sono persone che qui, in barba ai divieti, ci vivono. Addirittura, come emerge da un recente servizio della BBC, alcune persone si sono trasferite di recente a Chernobyl, spinte dalla povertà e attratte dal bassissimo costo delle case.. tu hai conosciuto alcuni di questi abitanti? Ce ne vuoi parlare?

7 – L’Ucraina e la Bielorussia: paesi molto poveri e con situazioni politiche non proprio felici.. se è vero che noi italiani, spesso, tendiamo a essere davvero ipercritici verso il nostro paese, visitando queste nazioni non si finisce forse per rivalutare un po’ la nostra povera Italia?

 

 

VUOI SAPERE COSA HA RISPOSTO FRANCESCA?
ASCOLTA L’INTERVISTA E SCOPRI CHERNOBYL
attraverso le parole di chi ci è stata tante volte!

 

 

 

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