Pamplona e la corsa dei tori

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Avete mai letto “Fiesta” di Ernest Hemingway? Che tra l’altro in originale si intitola “The Sun also Rises”, ossia “Il sole sorgerà ancora”..
Questo celebre romanzo del buon vecchio Ernest è ambientato a Pamplona durante quello che ha reso la città nota in tutto il mondo: el encierro, la corsa del tori.
Ebbene sì, ancora oggi il nome di Pamplona è strettamente legato alla corsa dei tori, un evento piuttosto truce a dire il vero, che si tiene ogni anno all’inizio di luglio.
Ma andiamo con ordine.
Dov’è Pamplona?
Pamplona è il capoluogo.. o la capitale come di solito gli spagnoli preferiscono definire i loro capoluoghi.. della comunità autonoma della Navarra in Spagna.
In realtà la città ha anche un altro nome: Iruña, in basco (che vuoldire semplicemente “la città”).
Perché ha anche un nome basco se questa è Navarra e non siamo nei Paesi Baschi?
Semplice! Il Regno di Navarra ha inglobato, nel corso della storia, quelli che oggi sono i Paesi Baschi: come conseguenza di questo, oggi, a Pamplona e in tutta la Navarra è presente una minoranza basca.
Pamplona è una città molto antica: venne fondata da Pompeo, il famoso Gneo Pompeo Magno, prima alleato e poi rivale di Giulio Cesare. Alla città venne dato il nome di Pompaelo o Pompeiopolis, ossia città di Pompeo: la traduzione in spagnolo è, appunto, Pamplona.
Com’è Pamplona?

Centro storico di Pamplona, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
Pamplona sorprende, almeno, io sono rimasta sorpresa la prima volta che l’ho visitata!
Forse sull’onda emotiva della lettura di Fiesta, certamente per la fama della corsa dei tori, mi aspettavo una città medievale molto tradizionale, fatta di viuzze e case una addossata all’altra.
Beh, il quartiere antico, il Casco Antiguo, è davvero così: un cittadina medievale ricca di strette vie che salgono e scendono. Qui potrete ammirare molti edifici antichi, dalle numerose chiese al municipio del XV secolo (la facciata è del XV secolo.. il resto è del XVIII, a dire il vero!), e potrete sedervi in uno dei famosi bar dalla sua piazza principale, Plaza del Castillo, oltre ad ammirare le possenti antiche mura della città.

Piazza del Castello di Pamplona, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
Appena usciti dal quartiere vecchio però si scopre una Pamplona molto diversa, la Pamplona moderna: la città è ricca di ampi viali, in parte pedonali, su cui si affacciano moltissimi negozi soprattutto di abbigliamento ma non solo.

Pamplona, quartiere nuovo, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
La città è poi molto verde: qui ci sono molti e ampi parchi

Parco di Tejería e le antiche mura di Pamplona, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
Tra questi vi sono i Giardini della Taconera, un parco monumentale ispirato ai giardini di Versailles, dalla dimensione di ben 90mila metri quadri.
Intorno al fiume che bagna la città vi è poi il Parco Fluviale dell’Arga, lungo 12 km!
Inoltre c’è il Parco della Cittadella.
Cos’è la Cittadella?

Cittadella di Pamplona, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
La Cittadella di Pamplona, in spagnolo la Ciudadela de Pamplona e in basco Iruñeko Zitadela, è nota anche con il nome di Castillo Nuevo, ossia Castello Nuovo.. perché in fondo proprio questo è: una fortificazione militare costruita secondo il modello delle così dette “fortificazioni alla moderna” o “fortificazioni all’italiana”, un tipo di fortificazione militare che nato nel XV secolo in Italia e esportato in tutta Europa.
La Cittadella di Pamplona venne costruita tra il XVI e il XVII secolo, ma non venne mai veramente utilizzata per lo scopo preposto.
La Cittadella oggi è soprattutto un parco, ma la componente architettonica e storica è sempre presente e dà all’insieme un aspetto davvero affascinante.
A livello strutturale la Cittadella ha la forma di un pentagono a stella con cinque punte, con cinque bastioni ciascuno dei quali ha un nome. Al suo interno vi è, come detto, un prato verde e delle costruzioni d’epoca, come le antiche mura della cittadella stessa, oltre ad alcuni edifici più moderni.
All’esterno la Cittadella è circondata da un parco con alberi e prati; è anche possibile salire sulle sue mura su cui troverete altri spazi erbosi.
Vi è ancora oggi un ponte levatoio che collega l’ingresso della Cittadella con il parco esterno: molto suggestivo!
Passeggiare qui è davvero gradevole, soprattutto nei caldi pomeriggi estivi!
La festa di San Firmino e la corsa dei tori

Il monumento a el Encierro a Pamplona, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
Ma veniamo all’evento per cui Pamplona è conosciuta nel mondo: la festa di San Firmino, ossia la festa di San Fermín, che si svolge ogni anno dal 6 al 14 luglio.
La festa è dedicata appunto a San Firmino.
Secondo la leggenda Firmino era un nobile romano vissuto a Pamplona nel III secolo che venne convertito al cristianesimo da San Saturnino e, in seguito, fu martire e fatto santo.
Attenzione: il santo patrono di Pamplona è San Saturnino, non San Firmino!
La festa di San firmino ha origine antichissima: questa festa cristiana è andata a sovrapporsi a feste pagane più antiche, forse basche, che si svolgevano, originariamente, a fine giugno per celebrare l’inizio dell’estate.
La festa è composta da diversi eventi, sfilate, gare di sport baschi tradizionali, fuochi d’artificio, ma il suo apice, il motivo per cui è famosa, è..
.. la corsa dei tori, el encierro, ossia correre a fianco di un piccolo gruppo di tori e buoi liberati nelle vie della città vecchia e spinti dalle urla della folla, che si raduna intorno (centinaia di persone di solito), a correre all’impazzata (per la paura) fino all’arena dove verrano uccisi nella corrida della Plaza de Toros, ossia l’arena dei tori di Pamplona.
La corsa dei tori con la successiva corrida avviene ogni giorno per tutta la durata della festa.

Arena dei tori a Pamplona, Spagna. Tutti i diritti riservati © foto realizzata dall’autrice del blog.
Alla corsa dei tori può partecipare chiunque, purchè maggiorenne e maschio.. attenzione: le donne non possono partecipare!
Per partecipare basta presentarsi sul posto al momento dell’inizio, non è necessario altro.
La piccola mandria di animali che vengono sospinti è composta da 6 tori e 8 buoi e il percorso è lungo 825 metri.
La corsa dei tori dura pochissimo: in genere in 5 minuti è tutto finito.. ma ci sono state corse durate due minuti o meno!
Tutto questo è pericoloso: vi sono sempre dei feriti, nel 1994 ce ne sono stati ben 100, così come possono esserci dei morti, l’ultimo nel 2009.
Ogni anno alla vigilia della festa di San Firmino vi è una poderosa manifestazione di animalisti (in larga maggioranza di nazionalità spagnola tra l’altro) che protestano sia contro la corsa dei tori sia, in generale, contro le corride: tra le manifestazioni realizzate vi è “la corsa dei nudi”, dove i dimostranti corrono nudi, in gruppo, spesso dipinti di rosso sangue e/o con scritte sul corpo.
Il cammino di Santiago di Compostela
Pamplona è sul cammino di Santiago di Compostela..
Per chi non lo sapesse il Cammino di Santiago di Compostela è il lunghissimo percorso che i pellegrini nel medioevo attraversavano a piedi per raggiungere, appunto, il santuario di Santiago di Compostela: il percorso parte dalla Francia e attraversa la Spagna del nord da est a ovest; Santiago di Compostela, punto di arrivo, si trova in Galizia, quasi sulla costa atlantica.
Percorrere l’intero cammino serve tempo e fatica: è lungo circa 800 km e, di solito, richiede un mese di tempo; il cammino oggi viene intrapreso soprattutto per motivi turistici o da persone in cerca di un break dalla vita moderna.. certamente non per fini religiosi!
Il Cammino di Santiago è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1985.
Le strade che dal resto d’Europa, in particolare dalla Francia e dall’Italia, conducono al Cammino sono molte ma tutte si incontrano nel villaggio di Puente de Reina, sito a sud-ovest di Pamplona: da Puente de Reina in poi il cammino diventa uno solo.
Potrete incontrare “pellegrini”, persone che stanno percorrendo il cammino, a Pamplona.. anzi a Pamplona si è sviluppata un certa economia turistica ad uso e consumo di questi pellegrini moderni: centri estetici che offrono massaggi ai piedi, bar che fanno sconti sulla birra, negozi che vendono gadget e oggetti tecnici utili, eccetera.
Sempre sul cammino di Santiago e poco lontano da Pamplona vi è poi il minuscolo villaggio di Roncisvalle (21 abitanti nel 2018!): qui la retroguardia di Carlo Magno, nel 778, cadde in un’imboscata e venne annientata, e qui morì Rolando.. almeno secondo quanto riportato nella famosa Chanson de Roland!
Puoi trovare informazioni più approfondite sulla città spagnola di Pamplona e i suoi dintorni qui: Europa Grand Tour ha in catalogo la guida di viaggio di Pamplona!
Ascolta “Ep47 – Pamplona e la corsa dei tori” su Spreaker.
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