Il telelavoro oggi

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Il telelavoro oggi

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Moltissime persone ogni giorno si informano sulla possibilità di avere un telelavoro, ossia di poter lavorare da casa, soprattutto per riappropriarsi del proprio tempo, poter ritornare ad avere una vita nella casa che si è scelta e non vivere in ufficio.
Oltre, naturalmente, a risparmiare il tempo (e il denaro) degli spostamenti casa-lavoro: infatti non sono poche le persone che finiscono per passare una o due ore al giorno in auto/treno/bus. Anche io ho fatto quella vita in passato e capisco quanto sia pesante: buttare letteralmente ore della propria vita per raggiungere il luogo di lavoro è davvero esasperante (oltre che costoso!)..

Leggendo in giro mi sono resa conto che molte persone in Italia (tra cui alcune che questo paese lo governano..) non hanno bene idea di cosa sia, di cosa significhi avere un telelavoro oggi.
Spesso si legge che il telelavoro sia semplicemente la possibilità di lavorare da casa che un’azienda dà a qualche felice dipendente a tempo indeterminato..
Ah, scusatemi, per tutti coloro che hanno meno di 30 anni: essere un “dipendente a tempo indeterminato” significa avere un contratto per cui si viene assunti da un’azienda/ditta/fabbrica/ente senza limiti di tempo, ossia si continuerà a lavorare per quel datore di lavoro fino alla pensione a meno di catastrofi.. ah, già, “pensione”.. è quella cosa grazie a cui vostro nonna/madre/padre/nonno vi aiuta a pagare l’affitto!

Tornando a noi..

Spesso si legge che il telelavoro sia semplicemente la possibilità di lavorare da casa che un’azienda dà a qualche felice dipendente a tempo indeterminato.. quindi: tu hai il tuo lavoro, mettiamo che sia inserire dati in un programma, e, semplicemente, lo fai da casa tua su un computer fornito dalla tua azienda. E basta.
Ora: nel mondo vero, quello reale, quello dove il contratto a tempo indeterminato e la pensione stanno diventando voci arcaiche da cercare sul dizionario.. nel mondo dove viviamo tutti noi insomma, il telelavoro, non è questo, almeno la MAGGIORANZA dei casi di telelavoro non lo sono!

Poi certo c’è anche questo caso ma non rappresenta la maggioranza, né è il riferimento da prendere ad esempio se state cercando voi un telelavoro.
Perché? Perché sperare di trovare un’azienda che vi assuma e poi vi permetta di lavorare da casa, con tutta la burocrazia e gli oneri (e i costi) che questo le richiederebbe, è pura fantascienza (poi, certo, se siete già dipendenti assunti a tempo indeterminato in un’azienda potete anche provare a richiedere la possibilità di lavorare da casa, ma..)..

 

Quindi in cosa consiste oggi un telelavoro vero e proprio?

Semplice, significa essere liberi professionisti con partita IVA e svolgere, per vari datori di lavoro, il proprio lavoro dalla scrivania di casa vostra (o dal letto o dal tavolo di cucina..) utilizzando il vostro computer.

E cosa si fa effettivamente?..

Generalmente la maggioranza di “telelavoratori” sono traduttori, grafici, illustratori, videomaker, fotografi, programmatori, analisti, esperti Seo, scrittori, fonici, musicisti..

A fianco di tutti questi lavoratori “tecnologici” ci sono poi coloro che realizzano qualcosa di più o meno artistico (quadri, collane, portachiavi) e lo vendono on line tramite siti specializzati e/o tramite il proprio sito. E poi ci sono i rivenditori specializzati: da prodotti vintage a cineserie, tanti sono coloro che vendono non tramite un negozio fisico ma tramite un negozio on line.

 

I lavori di domani.. oggi!

La prima difficoltà che si incontra quando ci si affaccia al mondo del telelavoro è che alcuni dei lavori che la rete oggi offre noi neanche sappiamo che esistono! Alcuni sono lavori “vecchi” che oggi hanno assunto una connotazione diversa, altri sono lavori completamente nuovi, inesistenti fino ad un decennio fa.

Prendiamo l’esempio del grafico.

Vent’anni fa essere un grafico pubblicitario era una cosa completamente diversa da oggi.
Innanzitutto per come veniva svolto il lavoro, per i mezzi con cui era fatto: prima era un lavoro manuale mentre ora è, essenzialmente, un lavoro da fare al computer, un lavoro con una componete informatica fortissima.
Mia madre era un grafico e realizzava soprattutto pubblicità e confezioni (quindi, ad esempio, scatole per prodotti di marca.. quello che ora chiamano paking!): questi due aspetti costituivano il 90% del suo lavoro. Mia madre ha passato la vita a disegnare e dipingere, i cassetti di casa sua sono tutt’oggi pieni di studi di nudo fatti nei corsi serali dell’Accademia dell’Arte: lei tornava a casa la sera con le dita sporche di vernice, qualche taglietto fatto dal taglierino scappato all’ultimo e un vago aroma di colla a caldo.

Oggi uno degli ambiti della grafica che rende di più è la grafica 3d, il rendering 3d, che è utilizzato soprattutto per dare un’idea di come sarà il design interno di un ambiente o, eventualmente un oggetto, che ancora non c’è.. e chi fa questo lavoro passa il suo tempo al computer e ha imparato ad utilizzare complessi programmi ed è spesso laureato in architettura o ingegneria, non ha studiato arte!

Cogliete la differenza?

 

Chi sono i datori di lavoro di questi telelavoratori?

Le possibilità sono tante e dipendono molto dal tipo di professionista si è.

Se si ha un ambito molto specialistico, come quello precedentemente visto del grafico 3D, ci si potrà rivolgere a aziende che cercano lavoratori freelance per determinati progetti e, magari contestualmente, proporre il proprio materiale ad agenzie internazionali di immagini di stock (sempre considerando il grafico del nostro esempio).

Se l’ambito è più generico, come è il caso del correttore di bozze ad esempio, ci si può rivolgere ai siti web che propongono lavori freelance, oltre a creare un proprio sito per proporsi e mettere annunci sulle varie piattaforme.

 

..E come si comincia?

Mi pare di sentivi: “la fai facile tu..” starete pensando! Vi capisco, davvero, vi capisco.
Quando ho iniziato a lavorare da casa ero terrorizzata. A volte lo sono ancora. Quindi, sì, vi capisco e no, non è affatto facile.
Ma è possibile.

Conscia di non avere il Sacro Graal delle soluzioni al vostro futuro lavorativo, sicurissima di non essere l’Oracolo di Delfi né la Sibilla, sottolineando che se avete un lavoro a tempo indeterminato siete dei fortunati bastardi e farete meglio a tenervelo stretto..
Ricordando inoltre che il discorso è ampissimo e voglio in futuro, magari con interviste, analizzare con voi varie professioni che possono essere svolte in telelavoro..
Considerando tutto questo, vediamo i primi passi da fare per trovare, iniziare e portare felicemente avanti un telelavoro!

Innanzitutto dovete avere una professionalità da offrire: anche vendere cineserie su ebay richiede una certa professionalità e conoscenza sia del prodotto che del processo di compravendita.
Ah, questo è importante: non ci si può improvvisare, è pericoloso, se fate i dilettanti allo sbaraglio andrete incontro al disastro più nero, questo è sicuro al 100%.

Quindi: cosa avete studiato, cosa conoscete bene e cosa sapete fare? Costruire la propria professionalità parte da cosa si sa fare e da cosa si è studiato, sommato a cosa si è disposti ad imparare e studiare di nuovo.
Se siete molto giovani iniziate a studiare: non è affatto vero che dopo la scuola dell’obbligo i libri si buttano, anzi! È proprio il momento di iniziare ad aprirli più frequentemente..

Dopo aver identificato il vostro campo, ciò che avete da offrire e sapete fare, studiate il mercato e vedete di scoprire come si pone, cosa sapete fare nel mercato attuale: sulla base di cosa potete offrire cercate un ambito in cui vi è una necessità da soddisfare.
Come dicevo il problema sta nell’individuare il tipo di lavoro che volete/potete fare e come questo si pone nel mercato odierno: la ricerca di tutto ciò può richiedere anche mesi, consideratelo.

Consultate un commercialista bravo: questo è fondamentale.
Non improvvisatevi novelli esperti di leggi fiscali, né delegate questo importante aspetto a internet.
Se state male andate dal medico o no? Questo è lo stesso: il fisco, d’altronde, può farvi molto, ma molto male (ma davvero molto).

Andate da un commercialista e fatevi spiegare tutto sulla partita IVA attuale. TUTTO. Io al mio ho detto: me lo spieghi come se dovesse spiegarlo ad un golden retriever (ok, la battuta non è mia, viene da un bellissimo film!).
E non lasciate nulla all’interpretazione personale: lui vi dice cosa fare e voi lo fate come se ne andasse della vostra vita. Stop.

Ricavatevi, se non l’avete, uno spazio in casa per lavorare.
Tutti dovrebbero avere in casa propria una scrivania secondo me.. se non l’avete compratela. Piuttosto vendete i vestiti che non usate e l’armadio e occupate lo spazio con una scrivania e un’armadio più piccolo (il mio, epurato da molti traslochi, è largo un metro e mezzo e copre le 4 stagioni: ho abiti per le temperature da 15 sotto zero a 40 gradi!).
E chiarite con tutti che quando siete alla scrivania è come foste in ufficio: non ci siete per nessuno. Vi ho sentiti!! Non dite che non è una cosa possibile: io lo faccio, lo facevano i miei genitori, lo faceva mia nonna sarta.. è possibile, ve lo garantisco e ve lo garantisce tutto il mio albero genealogico!

 

E provateci, provateci davvero, soprattutto se siete disoccupati o sottoccupati.
Io ho, ora come ora, un solo grande rimpianto per quanto riguarda la mia vita da professionista in telelavoro: avrei dovuto iniziare prima.

 

 

Ascolta “Ep9 – Il telelavoro oggi” su Spreaker.

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